Gli Altri/Uragano – Split Album (DgRecords, Taxi Driver Records, etichette varie)

Com’era bello quando due gruppi si dividevano il disco tra lato A e lato B, si prendevano i sogni incorporati fino a quel tempo per creare qualcosa che insieme valeva in primis l’acquisto del sopra citato e poi valeva per creare collaborazioni, amicizie, legami che si esprimevano nella vita di tutti i giorni.

La scena Ligure in tutto questo risulta  capofila in Italia, anche perchè gli addetti ai lavori sanno cosa vuol dire unire le forze per restare coesi e lottare contro l’oppressione crescente di major e affini.

I gruppi in questione non hanno bisogno di presentazioni: i primi di Savona i secondi di Imperia fanno dell’hardcore la loro matrice e macchina respiratoria, fanno della sostanza una ragione di vita che nel corso degli anni ha portato alla ricerca claustrofobica di attimi incanalati in vero sudore che ne fa l’essenza del disco stesso.

Gli altri più meditativi, compensati e carichi mentre gli Uragano portatori di un qualcosa che ad un primo ascolto risulta più immediato e rigettato al suolo come corpo che stenta a rialzarsi.

Ci sarebbero pagine e parole da spendere per questa trovata che può ancora valere ai giorni nostri, anche se il punto di forza di tutto ciò sta nell’esprimere al meglio un disagio che si fa continuo cambiamento, un essere persona – strumento in grado di contornare l’indefinito di pillole e magie, un’illusione che dura per pochi istanti, un’illusione che ci fa stare bene.