Il sistema di Mel – Felida X (Longrail Records/Dischi del minollo)

Quattro pezzi che sono il proseguimento di B aprendo la strada a sonorità ancora più taglienti, di un distorto vissuto e compattante, quasi in chiave live che dona maggiori certezze rispetto alla prova precedente e sa smarcarsi in modo esemplare in un rock che strizza l’occhio al post e concede pochi spazi, ma tanta sostanza, una sostanza ben rappresentata dalla forza non scontata dei quattro pezzi che si lasciano ascoltare attentamente in una lisergica idea di Come non Volevi per passare alle concezioni introspettive di Marta nella stanza fino alle possibilità ineluttabili di Litio e alla monumentale Spacecake.

Una prova di getto che non chiede nulla, una prova che è pura ambientazione sonora cupa e oscura a ricreare geometrie esistenziali e trovando spazio in un mondo obliquo che corre assieme a noi, spazi riempiti con le nostre malinconie, mai state così attuali come ora, in questo momento.

Il sistema di Mel – B (Autoproduzione)

Laceranti che grazie a partenze in sordina riescono a far esplodere un inconcepibile divenire sonoro che si interseca perfettamente con la struttura portante delle canzoni, un concentrato di anfratti da dove poter spiare ogni qualsivoglia incontro per scatenarlo al suolo, furibondo e composto, incitato dal dubbio e dalla forza di voler cambiare.

Un rock alternativo suonato con stile che dirompe e esplode, che si avvinghia alla forma canzone e si fa arte gettando al suolo tutto l’inutile per trasformarlo in modo inesorabile grazie ad un Ep che convince sin dalle prime battute.

4 pezzi conturbanti, come lo sono gli stessi titoli, Mel, l’Acne, Darwin e Neve, tra cavalcate sonore in commistione di generi che prendono forza dall’internazionalità della proposta e strizzano l’occhio ad un rock originale che si immedesima con la vita di tutti i giorni, tra reale e fantastico, voluto e impossibile da raggiungere.

Un mini ep che immortala come in una fotografia la capacità della band di creare architetture personali e originali, un mix di melodia e rumore, dirompente come cascata d’acqua viva.