I misteri del sonno – Il nome dell’album è i misteri del sonno (LaRivoltaRecords)

Rock d’avanguardia clashato tutto in italiano che fa l’occhiolino alle produzioni straniere e a qualche altra cosetta del nord Italia, pur mantenendo una costante ricerca e attenzione per il suono ruvido e divincolato dando forma e sostanza a nuove poesie 2.1 che prendono spunto e appiglio dalla quotidianità, quella quotidianità e quell’essere che inonda i nostri giovani leccesi di un’aurea di intoccabilità e mestiere, produzione egregia e attenzione al particolare che non li fa dimenticare nel brodo del nuovo millennio, ma li proietta direttamente all’attenzione di chi la musica la fa ogni giorno.

Sono dieci pezzi in un susseguirsi di testi diretti intercalati da sognanti pensieri che decollano dal potenziale singolone Resto in casa per passare a canzoni memorabili come L’uomo dell’anno, dimostrando interessante l’approccio anche nella coralità e nell’utilizzo delle voci, fino all’avvolgente blues nel finale di Sugar Man di Rodriguez senza dimenticare la spaventosamente bella, più dell’originale, I am happy dei Soerba.

Un disco tutto d’un pezzo, da cantare mentre magari fuori piove, per dare un po’ di luce alle giornate piovose post primaverili in attesa dell’estate che deva ancora arrivare.