Atmosfere meno cupe ed energia accessibile e fruibile ad un pubblico più vasto, questo è il nuovo marchio di fabbrica de I Carnival, band nata a La Spezia nel 2013 e che porta con se gli albori di un passato notevole, che li ha visti condividere palchi prestigiosi con Gualazzi, Capovilla ed Ex Otago fra gli altri e che in qualche modo questo rincorrere un sogno li ha spinti a cercare di definirsi prima per poi ritrovare, grazie alla musica, essenza vitale, un modo semplice e più vicino, quasi pop, di arrivare alle orecchie di un pubblico sempre più ampio.
Partendo da una matrice di puro stampo rock cantato in italiano i nostri si domandano l’essenza del volo, intesa come capacità di straniarsi dalla realtà, immedesimandosi in un qualcosa che si chiama vita e invitando tutti ad aprire il proprio cuore a fare esperienze per non morire di rimpianti, per non morire ancora una volta dopo giorni passati coinvolti e lacerati da una società che ci opprime, un disco che è anche spaccato di realtà, dove qualsiasi persona nel bene o nel male può riconoscersi e dove la neutralità non esiste, anzi esiste un forte di desiderio di schierarsi prima che sia troppo tardi.
Un disco eccentrico, dalle parole mai soppesate, schiette e dirette, un album che riconferma la bravura di questa band nell’intessere trame profonde, vivendo e sperando nel quotidiano divenire umano.