Piaceri Proletari – Giungle su giungle (Manita Dischi)

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Swing e cantautorato impazzito si incontrano per dare luce ad un suono coinvolgente che incrocia Gaber, Jannacci e Buscaglione in una suadente presenza costante che si adopera nel ricreare le basi di una protesta che perlomeno ora, con la musica moderna, non esiste più. Musica d’insieme quindi da assaporare non solo nelle balere estive, ma piuttosto da interiorizzare attraverso testi dolce/amari che possiedono quella capacità  magnetica di catalizzare l’ascoltatore attraverso un pensiero che lo riguarda da vicino e che trova nelle vicissitudini quotidiane il proprio punto di sfogo. Giulio Bracaloni e Matteo Torretti dipingono quadri e situazioni che già nella traccia d’apertura, Giungle su giungle, trovano una via di fuga dalla realtà pur contestando quest’ultima passando poi per pezzi riusciti come Mass Medium o I Perdenti, Natale alla televisione e la finale Magico Ighina. Giungle su giungle è un affronto alla realtà, è un affresco sempre presente di ossimori e di contrapposizioni, di gente che va e di gente che viene, di chi trova i pezzi mancanti che qualcuno ha portato via, tentando di ricostruire quello che ci manca o quello che ci resta.