Sir Chronicles – Sir Chronicles (Autoproduzione)

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Dirompente esplosione di potenza sonora capace di andare oltre le concezioni di un funk d’avanguardia per creare una sorta di fusion che unisce generi ed epoche, da un prog in dissolvenza ad aperture rock pesanti fino ad arrivare a tracce dove la preponderanza dell’atmosfera sovrasta l’intera nostra realtà. Il giovane gruppo piemontese intasca una prova di otto pezzi che si muovono suadenti e repentini, cambiando forma senza dare nulla per scontato, ma piuttosto avvicinandosi ad un ritmo sempre più incalzante e sempre più attuale pur attingendo dal passato una certa spiritualità musicale. A sorpresa Alter ego entra di prepotenza con una voce incisiva e graffiante in grado di comunicare attraversando decadi di storia musicale e lasciando aperte strade e sentieri a ricoprire di memoria l’intera esperienza uditiva. Il disco nel suo complesso mantiene una certa dose di originalità e rende più vicina un’idea di gruppo che in chiave live riesce a dare tutto quello che si porta appresso. 


 

GC Project – Face the odds (SlipTrickRecords)

Generi che si amalgamano e si fondono dando vita ad un’opera che ha il sapore della letteratura moderna, varia e intricata, ma sempre leggibile da più punti di vista e costantemente ricercata, di quella ricerca che non è un semplice mettere in mostra le proprie capacità o attitudini, ma è un vero e proprio smarcarsi dai preconcetti e dal già sentito per unire le corde dell’animo e dare vita a qualcosa di nuovo ed esaltante.

Giacomo Calabria nel suo progetto ci regala tutto questo, ci regala l’ambizione del tempo passato e la voglia di mettersi in gioco tra un hard rock sincero, passando per un prog a riscoprire le bellezze italiane degli anni ’70 fino ad arrivare ad una fusion in costante equilibrio con un blues sporcato di heavy metal.

Profondamente legati, tutti questi stili si concentrano nel rievocare i fantasmi di un tempo, nel passaggio chiaro scurale di una notte che è buia e misteriosa, da Hold on a Never again ci sono deserti di solitudini a ricreare una costante ricerca con il nostro io, tra tecnicismi assoluti e tanta, vera sostanza.