Trevisan – Questa sera non esco (Fumaio Records)

Trevisan è un pirata moderno, uno che solca i mari delle introspezioni future e lascia sul tavolo di legno tarlato l’ideale di sentimento che attanaglia, circoscrive e rassicura, contorcendosi a dismisura e ponderando una sorta di musica d’autore che si fa ponte tra passato e futuro, una voce roca sopra coperta, l’acqua tutt’attorno e il nostro imperscrutabile navigare lungo i flutti della coscienza, a raccontare storie, a non dare giudizi e soprattutto a non dare nulla per scontato in un’esigenza quasi letterale di approfondire gli istanti, le bellezze e le persone, un po’ con ironia un po’ con il fare di chi in vita ne ha viste molte, da Il mio disco nuovo fino all’omaggio esaltazione dei Rancid Olympia, WA il cantautore bergamasco si concede ad un temerario esistenzialista punk d’avanguardia acustico, imperniato da strutture che si affacciano direttamente nella quotidianità di ognuno di noi, intrecciando il cantautorato a qualcosa di più complesso chiamato vita e che ci rappresenta oggi forse più di ieri.

La nevicata dell’85 – Secolo (Fumaio Records – Dreamingorilla Records)

nevicataQuesti suoni che entrano come onde in un abisso si divincolano con gran stile e disinvoltura in un vortice di concatenazioni che interrompono melodie scontate per creare quello stato di grazia e malinconia degna di uno stile personale e immaginario.

Per far nascere “La nevicata dell’85” e in questo caso “Secolo” bisogna prendere un po’ di Massimo Volume e Offlaga, qualche cavalcata post rock alla Mars Volta e i suoni del verdeniano “Solo un grande sasso” e il gioco è fatto: un viaggio di introspezione claustrofobica a colmare segni di esagerazione composta e arpeggi silenziosi quasi commoventi che tramutano la luce in sera, il pensiero in abbandono.

I testi sono un concentrato di pensieri in dissolvenza, urla che squarciano e riposi meditativi, possibili mete da raggiungere in un vorticoso divenire.

Tutte le 8 tracce devono essere ascoltate in rigoroso stato di semi oscurità, perchè solo in questa fase si possono carpire le sfumature e l’origine di un album così ben suonato.

Un disco immacolato quindi che prende forza e vita dal turbamento quotidiano rischiando di diventare colonna sonora per l’inverno che verrà.

Se uscite attenti al ghiaccio.