Santo Barbaro – Navi (Autoproduzione)

I Santo Barbaro nascono nel 2007 dalle menti di Pieralberto Valli e Marco Frattini.

Tre i dischi con questo pubblicati fino ad ora: nel 2008 Mare morto, Lorna nel 2010 e il nuovo Navi a Dicembre 2012.

Il duo, in questa ultima fatica, racconta di paessaggi scarni, affascinanti dove grida misteriose si mescolano alla nebbia mattutina che ti regala, fluttuante, nuvole di neve.

Le parole non sembrano portare al niente ci si lascia prendere dall’incastro, dalla poesia di frasi che non lasciano posto al cantautorato verboso, ma piccole gocce di tempesta su di un mare tutt’altro che calmo dove Navi fluttuano senza meta, raggiungendo isole misteriose e inospitali.

Grande è questa prova del duo, che attraverso sussurri, emoziona il cuore; quel cuore tanto vicino al cantautorato italiano degli ultimi tempi, quello con la C maiuscola (Non voglio che Clara, Virginiana Miller), ma con l’aggiunta di un’elettronica quasi claustrofobica, ridondante new wave che crea immagini e visioni.

Nel disco si suonano sintetizzatori, pianoforti, bassi, chitarre e lamiere e ne è meravigliosa testimonianza Quercia, mentre echi di rock atmosferico si suonano in Transit, come Non sei tu ricorda Yorke nella sua prova solista, bellissima poi la calda e conturbante Prendi me che lascia posto a sottomarini gelidi di La tempesta dove naufragi chiudono il disco con Nove Navi.

Se almeno le stelle cadessero altrove, se il cuore non fosse così poco visibile, se il vento non fosse così difficile da spingere altrove…allora tutto sembrerebbe più semplice, più facile, più vero.

Grazie ai Santo Barbaro che anche questa volta ci hanno fatto comprendere la bellezza nascosta dietro a vetri grigio fumo.