Eleonora Bordonaro – Cuttuni e lamé (Finisterre/Felmay)

Nel disco di Eleonora Bordonaro ci sono i profumi e le sensazioni di terre lontane, c’è la possibilità di comprendere una musica etnica che scava nelle radici interiori in un corso costante di pensieri che si fanno musica che si fanno emozioni private e poi condivise in un vociare che nel canto si fa poesia e bisogno mutevole di rassicurare. Un disco in siciliano, un album che vola con i ricordi ad un tempo non definito, ma sicuramente caro e vicino alla cantante, alla sua terra, al mondo che condivide e che cerca di tramandare grazie a canzoni che attraverso una musicalità sospinta si protendono nel ricercare spazi di luce, colorati, spazi azzurri che si confondono con la profondità del mare, con la meraviglia del cielo. Cuttuni e lamé è un disco che parla di natura, ma anche di persone, di ritratti, di immagini scolpite come fotografie lasciate all’attesa, sono frammenti di vita e di bellezza istrionica mosse da qualcosa di profondo e a tratti incomprensibile, ma sedimentato a dovere attraverso una voce che lascia al racconto il proprio senso di esistere.