Pierpaolo Scuro – Tu che guardi (Dormiveglia dischi)

Disco che parte con il botto e poi si trasforma sinuosamente in un’avventura introspettiva per romantiche prospettive dove lo scavare in fondo alla nostra anima è diventato l’unico modo per sopravvivere ancora. Il nuovo di Pierpaolo Scuro è un viaggio dentro la condizione umana, un guardare oltre le mille sfaccettature che la vita ci propone per dare un senso diverso a tutto ciò che ci circonda, il tutto condito da una musica d’autore sporcata dal blues, dal jazz, dal rock e dallo stoner più importante. Pezzi come Non cercarmi mai, Deserto, Una notte ancora, Bambino sono emblema in evoluzione di un progetto maturo e ricercato che non si ferma alle apparenze, ma stabilisce un confine da superare tra diversi stili posti in essere in simbiosi molecolare per un album fatto di sguardi e profondità, di bellezza e ricercato amore per ciò che ci può salvare; un grido forse, una risata, un gesto significante, un passo sospeso verso quel burrone chiamato vita da superare oggi più che mai.