The Wise – DOOE (Marvis Labl)

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Potenza lasciata alle spalle per carezze notturne ben incasellate, capaci di dipingere paesaggi sonori di pregevole fattura e ritrovo, concatenando un insieme di energie e di aspirazioni in grado di tendere verso un approccio a riscoprir bellezza nei confronti di una musica introspettiva capace di aprirsi alle radure della nostra anima. Un bianco e nero per i The Wise tendente al bisogno di comunicare, al bisogno di sentire e assaporare la vicinanza, farsi strada con originalità d’insieme grazie anche alla produzione pregevole di Lele Battista e Fabio Cinti due pezzi grossi della musica d’autore italiana, per un album che sa raccogliere le emozioni migliori lasciandole decantare in organismi vitali aprendosi con il Prelude e chiudendo le danze con le malinconie autunnali di November. Un disco fatto di grazia accolta e che unisce le forme poetiche di Bon Iver, Tom Mcrae, Badly drawn boy il tutto concatenato da un’elettronica presente, ma non troppo, in sodalizi di meraviglia per le nostre orecchie e per ciò che vedremo da qui al futuro.