Gaze of Lisa – Hidden (Autoproduzione)

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Sopravvissuti agli anni ’80 e lisergici quanto basta per contrastare la psichedelia anni ’70 i Gaze of Lisa intraprendono una strada che vede la commistione dei generi più disparati in un vortice di colori che tendono al grigio con variazioni sul nero che incupiscono una proposta di sicuro effetto e che strizza l’occhio ad un’internazionalità di fondo che appare in tua la sua geniale bellezza. Corali aperture rendono questo Hidden Ep un piacere per le orecchie, ci si trova imbarcati all’interno di mondi sovrapposti dove le architetture cangianti di pezzi come Decide my side definiscono via via i sottofondi orientali di Never ending dreaming man passando per le incursioni alla Echo and the bunnymen di Alien per poi proseguire con Answer of time e la finale Under the same sun a ristabilire con distorsione convinta una famigliarità con mondi più moderni e comprensibili. Hidden è capacità compositiva davvero importante per i giovanissimi Gaze of Lisa e questi cinque pezzi proposti sono la giusta bilanciatura tra classico e originale in un’improvvisazione che rende ammirevole il lavoro fatto fin’ora. 


Dan Cavalca – Cinematic (Autoproduzione)

Cinematic_fronte_1440E’ un viaggio onirico quello di Dan Cavalca, è un viaggio fatto di intenzioni e mutismo da sciogliere per imprimere sonoramente virtù esagerate che si accendono lungo i binari di un suono cosmico, che sembra non avere direzione, ma si fa portatore dei sentimenti della galassia; un ambient regalato a dovere, che punta al cuore della creazione e non stanca, anzi, permette all’ascoltatore di entrare in profondità con un io interiore ancora da scoprire.

Dan Cavalca è un polistrumentista a tutto tondo, che dopo una borsa di studio al Berklee College e dopo aver condiviso il palco  con personaggi del calibro di Annie Lennox e Carole King, si tuffa in un’avventura meditata e meditativa, in grado di rappresentare al meglio l’idea sovradimensionale che abbraccia tutta la sua intensa e sentita produzione, indistintamente, senza tralasciare nessun pezzo e valorizzando ogni singola perla confezionata per l’occasione, da Life time lapse fino a Blues in E (lectronic), per sette pezzi che sono il risultato di un percorso che emoziona grazie ad una capacità artistica da non sottovalutare e grazie anche alla capacità del nostro di tuffarsi nel buio delle produzioni strumentali, alla ricerca della sonorità perfetta, di quella che resta, di quella in grado di illuminare.

 In bilico tra jazz, ambient e colonna sonora per il cinema, Dan Cavalca segna una nuova tappa importante nel suo cammino di artista, raggiungendo una poliedricità invidiabile.