NU-SHU – Dox (Discographia Clandestina)

Dox - NU SHU | Foxy Lady Ascolta

Secondo disco per i leccesi NU-SHU, duo composito formato dall’instancabile Carmine Tundo e da Giuseppe Paskone Calabrese, un album caratterizzato da suoni distorti, potenti e deflagranti, fuori da qualsiasi schema incasellato e capaci di donare una botta viscerale da far tremare qualsiasi palco della penisola. Il sound di questo formidabile gruppo raccoglie la polvere di band industrial come i Nine Inch Nails per condensarla poi in un egregio quadro d’insieme capace di abbracciare il low-fi e nel contempo una sorta di luce mai evanescente, ma piuttosto ancorata ad una realtà da raccontare. Dox è sovrapposizione continua di suoni e rumori, di voci, di cantato e di gridato, una commistione che parte dal profondo per poi liberarsi nell’etere circostante attraverso un canale interpretativo esaltante. Da Vangelia fino a Eco di Liebel passando per Glena, Scura, If, i nostri riescono ad incamerare energia sempre nuova da poter donare al nuovo che avanza, al nuovo che verrà.


Mundial – Culacchi (Discographia clandestina)

Culacchi

Seconda prova per il trasversale progetto di Carmine Tundo, Roberto Mangialardo e Alberto Manco, ad intrecciare elementi electro con un suono di confine mai stagnante,  pregevole nella fattura e nell’insieme d’atmosfere ricreate. Un disco analitico, complesso, pieno di rimandi ad un mondo arcaico che parte dai suoni di una terra madre, la Puglia e si riscopre portatore di eleganza nella modernità soppesata e distribuita all’interno di pezzi che hanno quel potere unico e inimitabile di collegare passato e presente in una bolla sulfurea chiamata domani. Filastrocche, storie tramandate e ricollegate all’interno di un’elettronica contemporanea. Un bisogno reale di dare un senso al ricordo e ai momenti di un’infanzia che inevitabilmente si affacciano all’età adulta intensificando solide visioni all’interno di un progetto singolare. Culacchi è sapore del tempo, è colore del cielo e della natura, è il profumo di un’infanzia, un onore alla memoria, una bellezza che supera il quotidiano narrando storie che non esistono più.


Carmine Tundo – La valle dell’Asso (Discographia Clandestina)

La valle dell'Asso

Pezzi di cuore scardinati al suolo e assiepati nel confrontare vissuti ed elementi cangianti che parlano di contemporaneità e di ciò che fu scavando come un fiume le pietre rotolanti del nostro cuore e ritornando, come macigni, ad intrappolare canzoni sopraffine e uniche. Il disco di Carmine Tundo, leader de La Municipàl, è un concentrato autorale di vapori che profumano di ricordi, di ritmo lento e cadenzato, di vino buono che matura dentro e fuori di noi. Uno spaccato di vissuti dove emblematiche sono le visioni di un cambiamento che non avviene, ma che vuole preservare la bellezza che profuma di stagioni intrappolate, di carezze prima di dormire; un suono di chitarre arpeggiate sul far della sera. La bellissima Il canale dell’Asso lascia posto alle riuscite La calma prima, Tempesta, La chiesa Madre di Galatina, Il primo raccolto a stabilire un equilibro tra modernità e tradizione per un album che odora di cose riuscite nel colorare di veridicità le semplici cose di ogni giorno.