D.In.Ge.Cc.O. – Bacanadera (Waste noise records)

BACANADERA

Non ci sono regole per la follia messa in musica, messa in scena, dal producer e compositore D.In.Ge.Cc.O. Un suono atipico, capace di mescolare più stili, si sposa con una qualità sonora e costruttiva elevata capace di perpetuare melodie mai raffinate, ma piuttosto intrecciate a mondi paralleli in continui sali scendi esperienziali e di sicuro effetto. Bacanadera è l’essenza tribale del nostro migrare. E’ la sensazione scomposta dell’andamento della corrente durante il mare in tempesta in attesa della quiete che verrà. Oniriche visioni si frappongono all’intensa produzione di elementi sonori che caratterizzano questo disco ricercando nuove strade da percorrere, nuove vie da seguire. Anche qui il viaggio diventa necessario elemento costante per comprendere il nostro venire al mondo. Un viaggio interiore, prospero e capace di raccontare, fino all’ultimo, punti vista, azioni e immagini, tra jazz, elettronica e world music d’avanguardia per un album vissuto, eccentrico ed intenso.


D.In.Ge.Cc.O – Linear burns (Autoproduzione)

Installazioni sonore nella vita di tutti i giorni a ricoprire l’etere e lo spazio di sostanza materica melliflua e corrosiva. Incanto multistrato ed elettronico in bilico capace di attraversare sezioni mentali in grado di scaraventare a suolo elementi di ritrovo e passi incerti in membrane assopite, ma pronte a risvegliarsi ad ogni singolo ascolto. Sintonia, riverberi, predominanza artistica per il nuovo di D.In.Ge.Cc.O  ad alterare percezioni attraverso una musica che ingloba l’intero mondo. Un tuffo tra passato e futuro, passando per l’inevitabile presente in un’energia mistica, simultanea, sicuramente incisiva che lascia spazio al nuovo che verrà. Linear burns è la modernità. Contemporaneità necessaria a costituire anfratti di illusioni simultanee ricche di riferimenti e immediatezza mai conclamata, ma piuttosto in grado di disegnare, su tavola piatta, sensazioni esperienziali. Si perché in primis, Linear burns, è un’esperienza di vita, dove il viaggio sembra l’unica concezione necessaria per farci abbracciare il mondo che verrà.