Candybag – EP Ending (Autoproduzione)

Gioco di parole per un lieto finale che invece è pura ricerca di un posto nel mondo, di un posto dove stare, soffocati dal nostro vivere, dai ricordi e dalla tavolozza di colori che ingloba la nostra anima e la fa incedere lungo strade prive di uscita, lontano dagli occhi e lontano dal cuore trovando però sempre il modo per ritornare a casa.

Un Iva Graziani moderno, che incrocia le vie del cantautorato più attuale, il nostro Candybag, all’anagrafe Vincenzo Adduci, che con gli amici Giuseppe Porciello, Francesco Franzese e molti altri, ci regala una prova emozionale, in una solitaria discesa verso l’oscurità, colorata dalle digressioni sonore del Jeff Buckley più solitario e intimista capace di colpire con parole immediate e dirette le malinconie che trasformano l’esigenza di vivere in parti strumentali frapposte alla durata del nostro essere soli, in un percorso sonoro di meritevole interesse, persistente e coraggioso.

Sono solo venti minuti, venti minuti di classe e maturità artistica nel calcare un palcoscenico insidioso e non facile da gestire, venti minuti però che attestano una strada da seguire per soddisfazioni future, tra collaborazioni che sanno di grande famiglia e una capacità di mettere in musica le esigenze del momento.