Bruno Belissimo – Ghetto Falsetto (La Tempesta/Stradischi)

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Musica da terrazze ricostituite e rinvigorite per l’occasione, approccio elegante, sofisticato, malizioso e mai banale per un concentrato di house sporcata dai beat elettronici in secondo piano che in questa nuova prova sedimentano chitarrine funk oserei dire geniali e capaci di spruzzare l’etere di risveglio post’ 70 in una bellissima e avvolgente lezione di stile che ricopre a dismisura i canali delle nostre convinzioni. Con Ghetto Falsetto Bruno Belissimo ritorna a far ballare a manetta. Dopo più di cento date in Italia e all’estero il nostro prosegue una propria ricerca stilistica che non ha eguali concedendosi sprazzi alternativi veicolati dal suono, dalle impressioni che sentono il desiderio di uscire, dall’intrinseca visione atmosferica di procedure analogiche in loop alquanto digitale e altamente contagioso. C’è un potente marchio di fabbrica in tutto questo, c’è la profonda convinzione di aver fatto qualcosa di veramente essenziale, di veramente unico e strabiliante, ma nel contempo c’è di fondo la semplicità di una persona che attraverso impulsi sonori riesce a smuovere qualcosa dal di dentro che non ha confini. Bravo davvero. 


Bruno Belissimo – Bruno Belissimo (Locale Internazionale)

Funk e disco amalgamati dalla House in riva al mare sorseggiando cocktail e creando un’atmosfera da puro vintage balneare legato al filo dei beat minimali e al contrasto acceso tra l’ironia e la perfezione in un suono che non si apre mai, ma resta costante ricerca di un possibile modo per popolare l’estate di aperitivi lunghi intere notti.

Questo è Bruno Belissimo, dj e producer italo canadese, già attivo nei Low Frequency Club, come bassista nel tour di Colapesce e in giro per il mondo da Parigi a Londra passando giusto giusto per il Cile con la sua musica a ricoprire di tappeti sonori il suo mondo diretto, immediato, dagli arrangiamenti a quella copertina che varrebbe l’acquisto del disco.

L’origine di tutto e la fine di tutto e in mezzo c’è tutto il resto, granelli di sabbia baciati dal sole e suoni in contrasto con i colori del mare, un’energia celata pronta a far ballare e muovere i piedi in ritmi che hanno il sapore del tempo che fu, in chiave moderna, un funk rivisitato che ha il giusto appoggio per portarci lontano.