Nairobi – Nairobi (Wallace Records/Brigadisco)

Venezia e la Sardegna si incontrano, Venezia e la Sardegna costruiscono architetture di mistero ammantate da un’aurea quasi mistica e prorompente che ingloba energia per risputarla al suolo, cambiare le carte in tavola, stupire. Esordio discografico per i Nairobi. Esordio compresso attraverso una musica d’insieme in grado di costruire e dare nuove forme a suoni sperimentali inglobati in una musica che può fare la differenza. Il trio Nairobi riesce a incanalare un viaggio ultraterreno attraverso sensazioni discostanti a ricreare muri di suoni inespugnabili e granitiche visioni di palchi condensati e sciolti al venire del sole. Nairobi è la tempesta che non si fa quiete. Da Winding Tapes fino a Oh, guns guns guns! i nostri costruiscono nuvole di vapore sulfureo ad inventare ponti sospesi nel nostro vagare quotidiano. Ponti di unione dirompenti e inspiegabili.


 

Palmer Generator – Natura (Bloody Sound Factory/Brigadisco)

Continua la ricerca sonora in ambient famigliare per i Palmer Generator attraverso l’inclusione di suoni dal sottobosco che disorientano e permettono di percepire evoluzioni quasi in sordina, ma ben calibrate ristabilendo la forza necessaria per dare la vita ad un suono nuovo, un suono mutevole e cangiante pronto a spiazzare e nel contempo in grado di farci trovare la strada più sicura verso casa. I quattro pezzi proposti compongono concetti esistenziali e si rapportano ad una contemporaneità basica che trasforma l’invettiva e costruisce ponti immaginari e architetture desuete in cambio di una psichedelia che affonda gli approcci dinamici in un turbinio della notevole durata, costantemente immerso in un viaggio pensante che sembra non avere mai fine. La prova è di certo interessante, si respira un post pieno di sfumature ed elettrico quanto basta per scuotere l’animo dell’ascoltatore più distratto in un’accensione di colori virati in un bianco e nero necessaria e unica.