Fuzz Orchestra – Uccideteli tutti!Dio riconoscerà i suoi (WoodWorm)

Partiture di musica contemporanea assemblate con cura da Enrico Gabrielli che si fondono in modo egregio con le ascensioni sonore, verso un’apocalisse immediata, dei Fuzz Orchestra che in questo loro nuovo disco permettono all’ascoltatore di entrare in un mondo musicale che fa da contorno ad un film, intrecciando Morricone, Joe Hisaishi e il rock più oscuro e personale dei Black Sabbath e le parabole funamboliche dei Can per un’associazione alquanto originale di generi e proposta.

Percorsi di espiazione, rivelazione e giudizio, un affrontare le insidie quotidiane guardandoci un po’ dentro, guardando al passato e al futuro, la paura di svanire e non lasciare traccia e quel buio inconfondibile che fa da tramite per le produzioni migliori; tra stanze chiuse e sofferenti c’è il desiderio di tornare, oltre ogni aspettativa e oltre ogni possibilità, un viaggio che parla di morte e caparbietà: si pensi alle atmosfere desolate della bellissima apertura affidata a Nel nome del padre per scorrere poi sempre più verso una strutturazione che lascia segno del proprio passaggio in The heart will weep.

Un disco oscuro e di difficile comprensione nell’immediato, che necessita di numerosi ascolti prima di essere assimilato, otto tracce che però lasciano il segno per originalità e significato, un significato che si fa desiderio di tornare oltre ogni mondo e oltre ogni spazio conosciuto in un ciclo continuo per secoli ancora.