Big Sea – Big Sea (Grandine Records)

Musicalità ridondante per un sound anni novanta che affronta a testa alta il brit pop elaborato dei Blur per consegnarci un’energica visione sincopata di questo nostro movimentato vivere. Cassettina in disuso, ma sempre di grande effetto per i Big Sea che riescono ad inglobare una prova fatta di quattro canzoni che non si domandano troppo, non si fanno i pipponi sui massimi sistemi, ma piuttosto incanalano potenza di fuoco a tratti disturbante dove chitarre e un’ottima sezione ritmica si sfondano di contraccolpi diretti a comunicare ancora una volta un desiderio intrinseco di libertà. Quattro pezzi soltanto. Quattro direttissimi da Parking Side fino a Worm, passando per Home e Almost a sottolineare un’inclusività, a tratti disturbante, di puro godimento sonoro.