Basements – Brucio Spento (Alka Record Label)

Il crollo delle certezze partendo dal fondo, partendo da quegli attimi che non sono più nostri e si ritrovano a combattere per raggiungere un traguardo sospirato, ma non sempre garantito; il crollo della ragione da cui ripartire, rinascere e ogni volta, sempre più, convincere.

La fenice che dal fuoco riparte, si ricrea e da un senso diverso alle nostre vite, trasformando il tutto e dando un senso di pienezza che al solo pensiero mi vien voglia di ammirare e ammirare ancora.

Quello dei Basements è un percorso, prima con il cantato in inglese, poi il passaggio convinto all’italiano, che di per sé convince, facendo assaporare costrutti di rock impastati a dovere con un futuro di chitarre distorte.

Il loro è un viaggio che si apre con il fuoco che esalta, ma è anche un fuoco che brucia, che lascia in mano solo la polvere e quindi il restare soli con se stessi a raccogliere i cocci di un giorno che verrà.

Un album che suona internazionale ma non lo è, 4 tracce di originalità mai gridata, ma sostenuta, una buona continuazione nella strada del tempo.