Babylonia – Multidimensional (Smilax/Universal Music)

Universi paralleli da scoprire e lasciare poi alle spalle direzionando la ricerca verso mondi lontanissimi e ancora inesplorati dove la musica si protrae ancora senza fine.

I Babylonia sono tutto questo e al loro quarto album Multidimensional si appropriano del concetto di plurisfaccettatura per comporre una piccola opera sul concetto di spazio, che parla di amori e abbandoni, costrutti di vita e maggiore capacità intrinseca di essere noi stessi ancora e sempre.

Musicalmente i Babylonia sanno esplorare la musica elettronica di fine anni ’80 con echi primordiali agli italiani La Crus del decennio successivo non disdegnando quella capacità di coinvolgere l’ascoltatore con arrangiamenti ben calibrati e studiati a tavolino, dove il prodotto finale è emblema della ricerca precostituita; un disco che già in partenza si dedica, in tutto il suo splendore, alla prematura scomparsa di un membro fondamentale del duo: Robbie Rox; una perfetta sintesi tra musica elettronica e sperimentazione sonora, dove a farla da padrone non sono semplicemente le musiche, che solo quelle basterebbero, ma i veri e vissuti di vita che si stagliano nelle penombra del nostro divenire.

Ecco allora che il disco si svolge in tutta la sua ampiezza e dove il singolo Love is healing è caposaldo nonché giro di boa per le nostre vite e il nostro raccontarsi, quel raccontarsi la dove i pensieri si stagliano all’orizzonte alla ricerca di una terra sperata, di una terra dove poter mettere radici.