LaTarma – Antitarma (Qui base luna)

Marta Ascari in arte LaTarma esordisce con un full length ricco di sperimentazioni pop in bilico tra l’indie e il mainstream, cercando di produrre un suono del tutto personale e fuori da qualsiasi tipo di schema prestabilito, ricomponendo il tutto ad ambizione profonda che si fa carne viva, naturale, in completo cambiamento.

E’ un disco si che suona pop, ma che riesce a catturare l’attenzione per sonorità affini ad un mondo poco convenzionale, ricco di sfumtaure che si librano soprattutto in un cantato moderno, ricercato e ricco di senso e condivisione.

Entrare nel mondo di Marta non è difficile anzi, lei mette a disposizione tutto quello di cui abbiamo bisogno per sperimentare e sperimentarci.

Un musica che si fa viva e raggiante racchiusa in brevi momenti di intimità che si fanno portavoce di un esistenzialismo moderno e di controcultura letteraria.

I testi sono in bilico tra il non sense e l’ossimoro esibito che prende forma all’interno di un contesto che racchiude perle da custodire e conservare, quasi fosse un regalo prezioso da far vedere solo a chi veramente conta.

Latarma sa il fatto suo e colpisce nel segno con pezzi come il singolo “Icastica” o l’energia in “fiori neri” passando per la tiepida “Istanbul”; fanno capolino poi nel finale la malinconica “Mongolfiera” e la sperimentale “La bellezza delle cose”.

Un disco per ogni stagione, che racconta il disincanto e la passione, un album che fa sperare tra la poesia e la magia: il mondo raccontato da Marta è un mondo dove poter vivere.