Anonima Noire – Fino all’anima e ritorno (Autoproduzione)

Fino all’anima e ritorno è un disco che ci fa addentrare nella parte più intima che risiede in noi e lo fa con i racconti del tempo, con la passione di una musica che si fa ascoltare nelle continue concezioni che i nostri Anonima noire vogliono conferire multisfaccettando un piano sequenza che sembra lineare e cantautorale, ma che implementa, durante l’ascolto, la proposta, toccando un rock anni ’90 e memorizzando la lezione di Buckley figlio, in un contesto mutevole e in una sostanza che è pura poesia in musica.

Alcuni loro brani sono già apprezzati da diversi autori del calibro di Fabio Liberatori (Stadio), Gatto panceri, Paolo Audino (Mina,Celentano) e Vincenzo Incenzo (Renato Zero e i grandi della musica italiana) e in questo loro disco d’esordio la prova si fa strutturata in modo da creare forme costruttive non lineari, ma che incasellano i giusti sentimenti in spruzzate di colore che hanno per tema portante il declino nell’oscurità dove solo una luce può essere ancora di salvezza per i giorni che verranno.

Dieci pezzi che sono tracce del nostro percorso, dei nostri cambiamenti, canzoni smussate a dismisura che parlano di cinema di un tempo, di un desiderio nel partecipare a qualcosa di più grande e sentito, di un desiderio di felicità capace di far posto al buio della notte.