Alessio Bondì – Nivuru (800A Records)

Suoni contaminati dal Brasile all’Africa, passando per gli odori del Mediterraneo a creare un connubio perfetto tra lingua e musica che sembra trovare il suo apice in un’articolazione di fondo autoriale molto particolare e ricercata. Il nuovo disco di Alessio Bondì è un viaggio interiore attraverso mondi lontanissimi che grazie ad una musica sensuale e alquanto ricca di rimandi ad un vissuto intenso getta le basi per costruzioni sonore contaminate da un funk, da una samba che sembra cantata in portoghese, ma in verità il dialetto siciliano si fa veicolo e lingua portante per questo Nivuru entusiasmante. Nero è la traduzione di questo album che sembra un insieme di canzoni colorate , ma che al proprio interno nascondono un’anima introspettiva che scava negli abissi di ciò che ci portiamo dentro tentando di colorare, attraverso immagini, i pensieri discostanti che ci toccano giorno dopo giorno. Alessio Bondì ci regala un disco composito, strumentalmente ineccepibile, dove poesia e musicalità si incontrano per abbracciare il mondo intero.