Meneguinness – A chi non dorme (Autoproduzione)

Un disco che sa di pioggia, di acqua a bagnare i prati verdi e rigogliosi, di un verde quasi accecante, il sole che arriva dalla terra e quel sole che ci porta a ballare, che ci porta a far ballare il nostro corpo preso dalla frenesia non del tutto poetica del vivere quotidiano, il nostro corpo che ad un certo punto della nostra esistenza ha bisogno di ben altro per continuare a vivere.

Ecco allora i Meneguinness, band brianzola, che dopo quattro anni e più di 200 date in Italia decide che è il momento di sigillare il secondo album ufficiale e primo di inediti, condito da una dose di combat folk impreziosito dalla musica d’autore che di certo fa ricordare in primis band come MCR e Casa del vento a sancire definitivamente quel connubio con il luogo da dove veniamo, le nostre origini e le nostre radici.

Il senso di casa e terra dove abitare però abbraccia una vastità sempre più grande di significati ed ecco come il senso di barriera viene sradicato grazie a pezzi efficaci e mai scontati che raccontano attimi di vita vissuta veramente, tra il grigio fumo di Bergamo e quel finire dedicato a tutti i giovani dei nostri giorni, fragili si, ma portatori di speranza, a cancellare finalmente quei confini che ci vedono sempre più prigionieri e sempre meno cittadini del mondo.