Peter Piek – “+” (Peter Piek Painting Studio)

L'immagine può contenere: cibo

Universo di colore sperimentato su tela che getta alla Pollock strati di verosimiglianza con la vita che accomunano le sfumature di queste canzoni intrise di significato e posteriorità che ingloba e trascina lasciando melodie sotterraneamente pop ad incipit di primario silenzio e solitudine in una delicatezza fatta ad arte e capace di consegnare una prova multisfaccettata e carica di appeal in pezzi d’amore che variano, sedimentano, esplodono circolari in evenienze disturbanti, ma del tutto consone ad uno stile unico e particolare, ricercato quanto basta da rendere questo disco dal titolo inusuale +, un valore aggiunto di rara intensità che si domanda, si chiede, si consuma e ama, in una contrapposizione dichiarata tra veloce e lento per un artista poliedrico che canta, suona la chitarra, il piano, il basso e la batteria come non ci fosse un domani, nell’essenza dell’attimo stesso Peter Piek ci dona un disco sopraffino e congegnale alla sostanza materica da lui stesso creata, una sostanza in suadente movimento perenne, tra i colori di fondo e la luce in dissolvenza.