Il cantautorato abbraccia il rock più concettualizzato e regala sprazzi di pop melodico nella prova “Vuoto apparente” del progetto “Storyteller” di Riccardo Piazza, cantautore siciliano che già in questo album possiede tutti i numeri per condire un’insalata ricca di sonorità legate alla dolcezza del ricordo, alla luce soffusa di una candela in riva al mare, al giorno che ci abbandona ogni, inesorabile giorno.
Storyteller viene definito un intreccio di strade a doppio senso con segnaletica a vista, io aggiungerei anche un intreccio di strade che è in sublime mutazione col tutto, con le emozioni più carnali e i sapori di un mondo in continua evoluzione.
Le parole si fondono in un’unica vibrazione che riporta i pianeti in un altro tempo lontano.
Riccardo si avvale in questa prova di Simona Alletto al basso e di Cristina Di Maio alla batteria, il tutto ulteriormente impreziosito dalle chitarre e dai Synth di Paolo Messere e dagli effetti di Rino Marchese.
Un album certamente suonato con il piglio del cantautore che sottolinea l’importanza quasi necessaria di contornare una sezione ritmica di orpelli elettronici e giocattoli rumoristici, un lavoro di cesello e passioni inesauribili portate ad oltranza fino al sorgere di una nuova realtà.
Con il primo Benvegnù si affaccia la proposta “Dall’America con Amore” mentre i migliori Baustelle si riscoprono nella bellissima “Farfalle nel metrò” uno spezzone di foto spezzate, “Fatti di parole” ricorda sonorità pumpkiane per un finale degno di nota nelle ricerca delle “parole giuste”.
Storyteller centra l’obiettivo di una prima prova certamente da ricordare e sicuramente da custodire, non nel cassetto di una soffitta polverosa, ma in un prato di giallo vestito a primavera.