Atmosfere sognanti e rarefatte accarezzano l’etere per recuperare passi sicuri all’interno di un universo in evoluzione che riesce ad innescare una bellezza sopraffina nel creare quadri di meraviglia che mescolano l’elettronica alla musica alternativa, il dream pop a qualcosa di più oscuro, ma nel contempo malleabile per un’esigenza che si fa strada da percorrere nelle fragilità dell’animo umano. Sono dodici composizioni artistiche, dodici pezzi soppesati dove sostanza e desiderio di sperimentare si fanno preponderanti nel cammino intrapreso. Alla terza prova da studio, la pianista e cantante veneta Stefania Avolio, è in grado di rappresentare istantanee esistenziali dove la vita e la natura sembrano tracciare perimetrali conseguenze immolate a fotografie che raccontano di viaggi, di legami, di qualcosa che travalica la nostra realtà per stabilirsi laddove tutto sembra avere un senso unico ed essenziale. Da Goosebumps fino a June 29th passando per I feel nothing, Childhood memories, Mirror, Icelandic wind, la nostra riesce ad interagire con gli elementi che la circondano per realizzare, con naturale eleganza, un disco magnetico e personale.