Serena Diodati – Esistere (Lilith Label)

Serena Diodati, “Esistere”: la recensione

Punti di contatto con la world music in salsa bossanova ad incrociare un cantautorato gentile e a tratti misterioso inebriato dalle coperte ammalianti del tempo. Il disco di Serena Diodati parte dal concetto dell’esistere e dipinge minuziosamente emozioni e sentimenti che incasellano la vita e la rendono impercettibilmente respirabile. Prati immensi e cieli azzurri. Notturni introspettivi ad illuminare le luci sul far della sera. Pensosa ad incontrare il mare. Pensosa tanto da poter incendiare grazie ad un uso del verbo amare sconfinato. Fabi, De André, Laquidara, Donà in intimità svelata. Sette tracce ben ponderate. Sette canzoni che diventano diario di bordo, diario di vita. Suadenti ed eleganti si posano come farfalle sull’erba. Aprono al mondo circostante ciò che forse per troppo tempo era stato rinchiuso. Pezzi al suolo che si aprono, affogano, rinascono.