Rosario di Rosa – Un cielo pieno di nuvole (Deep Voice Records)

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Eclettico sperimentatore che dal jazz al minimal piano intesse un bisogno essenziale di dare voce alla scoperta elettronica attraverso un album complesso, ostico e ricco di spunti sonori che traggono linfa vitale direttamente dagli stati d’animo del compositore e intercettano quel sapore retrò e d’abbandono capace di creare il giusto appeal preferenziale a sodalizi con la musica più moderna e ricercata. Un disco d’avanguardia quindi quello di Rosario di Rosa, pianista siciliano già sulle scene nazionali come jazzista di indiscusso valore, una prova che al primo ascolto ricorda la rappresentazione visiva di Paul Thomas Anderson nel video di Daydreaming dei Radiohead, un entrare continuamente nelle porte del subconscio, attraverso il sogno in una realtà che ci spaventa, ma che nel contempo ci appartiene, una realtà a tratti claustrofobica che lega l’essenzialità della persona al cemento invalicabile. Fuori da ogni giudizio il lavoro di Rosario di Rosa è un sostenere la leggerezza dell’animo umano lontani dalle forme a cui siamo abituati. Un cielo pieno di nuvole è un osare coraggioso, complesso e sofisticato che ha dalla sua una maturità artistica che non ammette qualunquismi di genere.