Riva – Le nostre vacanze sono finite (Full Heads/Audioglobe)

Cantautorato sottile, gentile, impreziosito da note di vibrafono convincenti dove la sostanza si esemplifica in pochi accordi di chitarra e dove le note sparse di un rhodes delineano un’atmosfera fiabesca che parla di gioventù, amori da rincorrere e gesti gentili da poter donare.

I Riva, chiusa quella con gli Onirica, si lanciano in una nuova avventura, suonata stavolta in modo ancora più aggraziato, dove strumenti come l’acustica o il pianoforte si mescolano in modo denso a sintetizzatori e basi elettroniche.

Per affinità musicale i nostri assomigliano molto al Veneto Limone, tra incursioni a pioggia e K way che non tengono più l’acqua, confezionando un pop convincente e speciale.

I nostri cercano di accorciare le distanze, lo fanno dichiaratamente per far emergere un loro pensiero, se non altro per abbattere i costrutti su cui è posta e su cui vive la nostra malata società.

Ecco allora il ritorno alla quiete e a i ritornelli da cantare senza fragore, un ritorno all’essenziale e ai suoni da inglobare in un percorso ben preciso.

L’album, registrato presso lo Studio Jacuzi di Giuliano Dottori, si smarca completamente dal già ascoltato creando un’essenza che alle orecchie è quasi magia; perché l’uomo si è inventato tutto, senza risolvere mai niente anche se nel loro piccolo, i Riva, una strada migliore, la stanno già inseguendo.