Portoflamingo – Lamoresiste (Mojito edizioni musicali)

I Portoflamingo amano divertirsi perché ascoltarli è come essere distesi al sole di un’estate che tarda ad arrivare godendo però di quell’unico e impercettibile senso di abbandono che solo chi riesce a rilassarsi completamenp007_1_00te può comprendere.

6 giovani accarezzati dal vento, goliardici, irriverenti e astuti quanto basta per assomigliare alla versione mediterranea dei Gogol Bordello con un piglio di sfrontata allegria e  impegno sociale che li contraddistingue a livello nazionale sia nella scelta testuale che in quella musicale paragonabile solo a Bandabardò e co.

I toscani meravigliano per spunti che risultano immediati e interessano per arrangiamenti talvolta elettrici che fanno da sottofondo a una voce cadenzata che ricorda in alcuni passaggi quella di Enrico Greppi alias Erriquez.

Tra arpeggi e canzoni più orecchiabili si passa facilmente dall’inno “Mi basta pensare” alla sostenuta “L’amore esiste” toccando alti vertici di sconfinato genere in “Devo sparire” mentre ritmi più reggae/rap sono scalzanti in “Elezioni”, “Ninnananna” ricorda Claudio Lolli mentre la conclusiva “Mana Rota” è sperimentale poesia di espressione popolare.

Un disco che ti fa alzare il piede in qualsiasi momento e che riesce ad entrare come luce in Agosto tra le persiane, facendo dimenticare malinconia e turbe di qualsiasi tipo prima ancora che il pensiero di un inverno lontano faccia capolino.