Stoner rock d’oltreoceano ad implementare uno strumentale davvero cattivo e granitico dove la distorsione sonora è costantemente richiamo ad invitanti visioni fumose e speciali. Ruggine parla di freddo glaciale e di interminabili giorni ad aspettare alla finestra della vita ciò che mai cambierà. Ruggine è anche azione che sventra il garage punk verso elementi di sostanziale abbandono mai esplicitamente marcati, ma piuttosto coinvolti attraverso attimi di sospensione, attimi di aria che risultano essenziali tra il rumore e l’apnea. Sette canzoni che scorrono. Confluiscono veloci attraverso un necessario sbocco verso il mare, partendo dalla pianura e incanalando il suono lungo i flutti di un fiume in burrasca. I Pontecorvo apprendono dal tempo uno stoner strumentale senza mezze misure e mezzi termini. Solo una voce in dissoluzione nel finale tra roboanti elementi di apertura e il silenzio.