Un album in divenire, il primo album dei Pentasia, rock band Veronese, che nel loro esordio estrapolano un suono vincente e convincente non relegato semplicemente ad una costante da porre sul mucchio di dischi che escono giornalmente, ma che si differenziano per capacità espressiva.
Il suono pecca di un qualcosa di già sentito, ma nel complesso il gruppo è affiatato e convince, sia per situazioni create sia per varietà stilistica nella scelta delle parole e dei testi che parlano di stati d’animo incompresi, di amori lontani e di terre ancora da scoprire.
La voce di Genny ricorda per sonorità le classic women targate ’90 e il suono si fa sferzante di elettricità e passione in pezzi come Isterica modernità o in Cristalli nell’aria passando nel finale alla ballata per pianoforte Piccolo notturno.
In mezzo a tutto questo ci sono le stagioni, i piccoli momenti, le vite vissute e i cambiamenti, in mezzo c’è una copertina che è una vera e propria opera d’arte firmata dall’illustratore veronese Andrea dalla val e ancora ci sono i Pentasia che sanno costruire trame di vita sottile nel frastuono di ogni giorno.