Un disco bello e impostato, amante della canzone sanremese con la possibilità di cogliere l’indefinito in un abbraccio che si scompone e ricompone per poi proseguire il proprio cammino con canzoni che parlano di vita vissuta profondamente e in modo appropriato si lascia andare allo scorrere dei giorni.
Il disco di Melody Castellari raccoglie l’eredità del tempo e della canzone italiana, lo fa con testi semplici e diretti, che non lasciano a grandi interpretazioni di significato, lo fa con una voce graffiante quanto basta e con una musicalità che ti entra diretta, senza però tralasciare il buongusto e la cura degli arrangiamenti.
L’album si apre con E’ tutto cielo a definire un bisogno primario di libertà, fino al finale consegnato alla memorabile Il testamento di Tito di De Andrè, dieci pezzi scritti e arrangiati da Camillo e Corrado Castellari che imprimono un’esigenza di fondo nel vivere la vita appieno non tralasciando nulla per essere, nel nostro piccolo, essenza pura di conforto quotidiano.