Sarà pure un disco semplice, ma le canzoni di Martina Saladino, in arte Marte entrano di gran botta nella testa creando un’omogeneità di fondo davvero singolare per un’artista italiana, a maggior ragione quando le canzoni sono in inglese e gli spiriti affini si tingono simultaneamente immergendo l’ascoltatore in un mondo del tutto particolare. Metropolis in my head è il caos, la confusione che trova punti di ispirazione per viaggi terra luna attraverso un suono accattivante e dal sapore alquanto internazionale. Nelle canzoni di Marte si trova facilmente una connessione tra il rock della Morissette e la più attuale Florence Welch a far da sfondo ad incursioni dalla rapida presa e dal sicuro effetto totale. Indie pop quindi e alternative rock per un risultato convincente e maturo che trova nel cambiamento costante un punto di ancoraggio sottile e leggero capace nell’impresa di procedere e sostenere una voce elettricamente imprevedibile.