Luca Faggella ha segnato con un solco netto e preciso la sua carriera di musicista che dura da quasi venti anni, l’ha segnata attraverso un’introspezione sonora che va oltre l’archetipo di forma congiunta e pensata, ha deciso in modo eclettico e meditato di creare un disco, raccogliendo le migliori canzoni del suo cammino musicale, intervallandole da inediti che annoverano, tra gli altri, la presenza di Giorgio Baldi e Elisa Arcamone, Max Gazzé e Cristiano Micalizzi, Gianluca Misiti, Fernando Pantini, Eugene, Pit Capasso, Er Man e Suz.
Un disco completo sotto ogni forma e sostanza, un album che abbraccia diversi stili, dove il cantautorato si trasforma in poesia elettronica per lasciar spazio a pezzi di pura matrice rock consegnata ad attimi di meditazione, dove il tutto sembra tornare al proprio posto, dove ogni cosa è illuminata e la leggera soddisfazione che si ha a fine ascolto è un attimo di serenità prima che arrivi la notte e il gioco riparte, il gioco riparte da Tempo un pezzo che racchiude quasi il senso del disco e della ragione per cui è necessario darsi dei progetti, degli obiettivi, credere e dubitare, cercare spazi dentro al proprio cuore.
Luca questo lo ha dimostrato nella sua vita da artista, un cantautore che si divincola dalla noia quotidiana, che non costruisce solo canzoni, ma vere e proprie stanze di una casa che ci appartiene e che ci vuole uniti per parlare di quello che non sappiamo ancora, di quello che verrà.