Luca Burgio e Maison Pigalle – Vizi, peccati e debolezze (New Model Label)

La città misteriosa nascosta dalle ombre del fumo di strada, locali anni ’30 che suonano fino a tarda notte, tra balli consistenti ed evoluzioni ubriache in night soporiferi, lasciati ai vapori dell’alcol in balia delle donne e della musica folk che sbarca lungo le coste e riempie i bar di un’altra terra a raccontare peripezie e gesta di un’altra epoca con piglio scapigliato e bohémien in attesa che arrivi un nuovo giorno da ammirare, con il ricordo alle spalle delle ore vissute intensamente a giocare ad essere altri, a giocare a rincorrersi, ad essere forse in toto se stessi.

Luca Burgio e Maison Pigalle danno vita ad un disco ricco di rimandi letterari e musicali, incorporando nel proprio essere la lezione di Buscaglione e di De Andrè, proprio quest’ultimo portatore di una sentita influenza in alcune tracce del nostro, incrociando la spontaneità di Non al denaro, non all’amore, né al cielo con gli arrangiamenti sopraffini di Anime Salve il tutto condito da swing sferzato e jazz gitano capace di penetrare nelle vene e far muovere ininterrottamente gambe e mani in attesa che la notte divori la luce e il palco sia pronto ad accogliere una nuova ondata di calore umano.

Canzoni ben studiate e arrangiate in modo sopraffino permettono di entrare in un mondo tutto da scoprire, la bellissima apertura lasciata a 75cl di brindisi è un chiaro esempio di perfezione narrativa in rima capace di convogliarci fino a Buscavidas, degno finale per piccoli racconti vissuti in prima persona e capaci di creare nel nostro essere un bisogno d’avventura, un bisogno di muoverci prima che sia troppo tardi, un’esigenza reale e tangibile di vivere ogni minuto della nostra vita.