Abbandonarsi all’elettronica pop convincente quanto basta per dare una sferzata di vivacità nella scena musicale se così si può definire pop italiana, arrangiamenti ben calibrati, spirito di iniziativa molto e altrettante capacità di disintossicare l’etere con canzoni pungenti da un vivace sound composto e composito che si fa reale e dimostrabile grazie ad una solida base ritmica.
Le intenzioni del giovane Luca sono molte 14 tracce in un disco: 10 inediti e 4 bonus tracks uscite solo nella rete e che hanno conquistato il pubblico di numerosi concorsi musicali e canori quali Festival di Castrocaro, Corona SocialIce Tour e Festival Show, nonché con il pezzo Studio a FE diventata il simbolo della vita universitaria ferrarese.
Un disco di canzonette non troppo canzonette che colpiscono per la vivacità e la cura, il buon gusto e soprattutto l’autoironia, essere pop non significa di certo essere commerciali, questa è una musica che può piacere a tutti e che comunque si ritaglia un margine di indipendenza nell’autoproduzione e nella ricerca continua di nuovi sbocchi e strade da seguire.
A livello musicale tocchiamo i vertici di Subsonica e di tutte quelle band che usano l’elettronica per far muovere non solo i piedi, ma anche le menti.
Un disco solido e divertente, pungente quanto basta per incanalare energie nell’attesa che questa musica esploda come fiore a Primavera.