Lithio – Lithioland (RawLines/Audioglobe)

Rock senza fronzoli duro e crudo, osannato e sospirato, ricercato, ma non troppo in attesa di sviluppi sempre più importanti, per una band dalla carriera decennale, che in questo disco, il terzo disco, riesce nell’intento di spiegare il significato della parola abbandono verso tutto ciò che viene creato, quella tipica concezione umana di creare e poi distruggere in un circolo senza fine e senza mete.

I nostri Lithio si ispirano ad un rock d’oltreoceano di sicuro impatto che si evince già dalle prime note della virale #io no, una canzone contro l’industria della musica odierna, un pezzo al fulmicotone che lascia senza fiato per capacità di rendere immagine quasi tangibile, un concetto molte volte abusato e non propriamente chiaro e dibattuto; il disco poi continua inseguendo sonorità potenti e tematiche non meno importanti, raccontando di ipocrisia dilagante e denuncia verso un mondo che non ci appartiene fino in fondo, come nel grande pezzo Il mercato degli eroi, per passare a Il mondo di chi fino al riuscitissimo finale di La danza della pioggia, dove qualcosa resterà a parlare ancora di Noi.

Un disco sulla perdita e un disco sulla rinascita, l’attesa nella luce che verrà e la speranza di trasformare il grigiore in qualcosa di più pulito e radioso.

 

One thought on “Lithio – Lithioland (RawLines/Audioglobe)

  1. questa musica potrebbe riempire gli stadi ma gli interessi dell’industria della musica dettano le regole e mettono in vetrina solo i vincitori di talent o i raccomandati di turno….

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