Le Laite – L’estate è già un ricordo (Autoproduzione)

“L’estate è già un ricordo” prima fatica del cantautore asiaghese Paolo Silvagni è un album di colori tenui che suona come un disco malinconico del passato.

Tutto porta alla nole laitestalgia, un viaggio sull’altipiano, tra silenzio e neve, canti di animali e versi quasi sussurrati a ricordare in modo fine e delicato il concetto del tempo che sfiora barriere immaginarie fino a contorcersi attorno ad alberi secolari immobili.

Il disco “home made” prodotto, si identifica nel vortice dei cantautori anni zero, dove parole e musica sono legate dal filo dell’accordo chitarristico scarno, ma ricco di pathos, essenziale e allo stesso tempo controllato da arrangiamenti vocali.

Il tutto somiglia a un Vasco Brondi, che al posto di trovarsi nel grigiore di città abbandonate allo scorrere dei giorni si incammina su sentieri freddi e desolati in cui solo la natura può essere fedele amica degli anni che verranno.

Canzoni come “Coperte” o il singolo “Tre lune” sono l’esempio di questo concetto, mentre pezzi come “A metà” o “Un’altra Irene” raccontano senza mezze misure un male costante di vivere.

Buona prova quindi quella del nuovo cantautore, confidando in un prossimo disco leggermente più suonato, abbandonando la formula: diario di pensieri, per lasciare spazio a un disco in cui musica e parole riescano  ad amalgamarsi in modo più incisivo.