La madonna di mezzastrada – Lebenswelt (Il mondo della vita) – (Autoproduzione)

Raffinato indie rock agrodolce che si staglia inesorabilmente lungo le giornate come spennellate di nero su di un muro già sporco dalla fuliggine di tutti i giorni.

Quei giorni spesi  a ricucire, a ristabilire un ordine, che non è mai stato ordine, ma solo un riporre su delle mensole dell’infanzia automobiline dalle porte aperte che prima o poi verranno chiuse.

E’ questo il senso del disco e della vita che vogliono dipingere “La madonna di mezza strada” impegnata a ristabilire il senso principale dei nostri cammini, delle nostra parole, delle nostre emozioni.

Testi introspettivi, ammalianti quanto basta, che possono splendere di luce propria solo durante la lettura, solo dopo aver letto le prime parole de “Il mondo della vita”.

Ecco allora che “Lebenswelt” si concentra sulla forza dirompente delle parole associate al vuoto che avanza, che si contrappongono a suoni lisergici di matrice anni ’90 con incedere di chitarre distorte, ricordando “CSI” fra tutti.

Un album ricco di istantanee, quasi a voler fermare il tempo, quasi a voler raccontare sprazzi di vita, di un mondo che ci appartiene si, ma di un mondo che allo stesso tempo risulta decadente quanto basta per far si che le nostre azioni diventino pura routine d’intrattenimento.

Un gruppo da tenere sott’occhio nelle prossime uscite, direi  una vera sorpresa, forse la miglior sorpresa del 2014.