Visioni tribali in costante approccio con un recuperare ambientazioni sonore in grado di renderci partecipi di un qualcosa di più grande, di difficile interpretazione, ma contestualmente vicino alla terra che abitiamo ogni giorno. Brani che si dipanano attraverso quel film che si chiama vita a comporre una colonna sonora dal forte impatto musicale e cangiante quanto basta per dare all’intera produzione un senso di motricità perpetua. Il lavoro di Kaouenn è un tracciato immaginario all’interno della nostra anima. Musiche che ti smuovono e non lasciano indifferenti. Odorano di libertà adolescenziale e scannerizzano gli eventi in maniera multisfaccettata tanto da comporre un puzzle di difficile interpretazione, ma nel contempo forte, solido e sicuramente vivo. Mirages racconta di visioni oltremare affacciandosi sulla ragnatela urbana come drone che scruta dall’alto il nostro lento divenire.