Canti di speranza oltre la guerra di copertina che ricoprono il territorio circostante di essenzialità e studio, di amore per il passato e intraprendenza nei confronti del futuro. Ci sono storie dentro questi pezzi che escono da schemi preimpostati per consegnarci un vissuto che si fa ancora in un porto sicuro, punto di contatto, bisogno sempre vivo di narrare un venire al mondo. Il nuovo di Ivan Francesco Ballerini raccoglie la lezione di ciò che è stato per sciogliere pezzi delicati e nel contempo incisivi. Una poetica maledettamente attuale trova, nelle nove canzoni proposte, la chiave per la creazione di un album mai banale, pieno di significati e ricco di sostanza. Il cantautore toscano si muove all’interno di paesaggi sonori strutturati, da Il mondo aspetta te (Overture) passando per la title track, Sulle pietre del mondo e Vestire di parole. Pezzi meritevoli di essere citati, elementi indissolubili con un mondo in distruzione che ricercano la luce nelle oscurità di ogni giorno.