HAZAN – KAISERPANORAMA (Habanero Factory)

Suoni diretti che arrivano fino alla fonte della musica, per un tutto che suona come una vibrante attesa pronta ad esplodere e incorniciare al meglio l’alternative rock dei lombardi Hazan in un EP dai toni odierni che parla di modernità e lo fa con piglio sfrontato e ribelle, intascando la prova del tempo e sfruttando l’insegnamento di mostri sacri quali Clash incrociati al suono e agli umori post duemila di band come Ministri e Majakovich, il tutto arrangiato in chiave rock per cinque pezzi che raccontano e si fanno raccontare, brani che parlano del tempo che ci sfugge tra le mani e di generazioni che non hanno più una boa di salvataggio per poter guardare ancora una volta in faccia il sole.

Pezzi come Sulla pelle sono pugni in faccia alla consuetudine, si passa poi a Qui dove sto dove è presente Davide Lasala già co-produttore del disco, per poi volare diretti verso la title track e Visionario apripista conclusiva alle manie quotidiane di Un altro vizio, per un disco, questo, che riesce a raccogliere l’istante in modo consapevole e prezioso, un album di genere ben suonato e impattante quanto basta per tenerci compagnia ancora per un po’ di tempo.