Goose – Dopo il diluvio (Seahorse Recordings)

Pittori dell’animo umano i Goose intessono ardite trame colorate e malinconiche in una continua ricerca volante che attraversa strade, attraversa percorsi sonori davvero importanti e che grazie a questo disco raggiungono una maturità artistica notevole. Stiamo parlando di un rock poetico lontano dalle forme indie folk o indie elettroniche del momento, un recuperare la poesia che nell’essenzialità dell’attimo scova le fragilità umane e racconta di vite, di intrecci e di rimandi a bisogni perpendicolari e d’amore attraverso canzoni che rappresentano per gli stessi una forma essenziale e di connubio con il mondo che li circonda. Pezzi come l’iniziale Cento volte, Gettato nel mondo, La ballata dei ricordi sono la summa di un disco che in Barbara trova il proprio compimento; ballate alternative quindi soffuse che non disdegnano le aperture musicali a qualcosa di più incisivo caratterizzato da una base musicale che proprio nel riff e nella struttura portante trova un punto d’appoggio per soddisfazioni che guardano in alto. Dopo il diluvio è recuperare qualcosa per riportarlo a casa, là dove teniamo i ricordi più belli, magari nascondendoli e preservandoli al tempo che verrà.