Intesa concettuale ad inspessire una prova dalla forte connotazione artistica che trasforma il senso dell’omaggio in qualcosa che arriva vicino al cuore di chi ascolta in una perenne sensazione di tensione che si apre ad inglobare mondi lontani e vicini. Un trasportare il passato all’interno di contemporanei universi. Giulia Pratelli, alla voce e alla chitarra acustica, Luca Guidi, polistrumentista dall’importante talento, riescono nel tentativo, non di certo facile, di dare luminosità sperata, ad uno dei primi, grandi cantanti, della scena italiana del dopo guerra. Le canzoni scorrono veloci e le atmosfere ricreate servono a comprendere l’intensità di una prova di spessore che riesce, inevitabilmente, a tracciare una linea che si fa viaggio emozionale, carico di aspettative mai deluse, mai tradite. L’inarrivabile Amara terra mia, Farfalle, Meraviglioso, Piove con Mauro Ermanno Giovanardi, Nel blu dipinto di blu, sono solo alcuni dei momenti più alti di un disco che vede la concretezza abbracciare il sogno e che trova, nella parola omaggio, il senso composito atto a raggiungere un bene più grande.