Gian Marco Basta – Quanto basta Vol. 3 (Libellula Music)

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Torna il cantautorato sghembo di Gian Marco Basta, torta tra gli anfratti di una vita che ama rimanere dietro l’angolo dei pensieri pronta ad intascare un sogno irrealizzabile per ogni passante, laggiù, lontano. Il terzo disco del cantautore bolognese è un inno vivente ai problemi di questa nostra realtà, è un osservare attentamente con sarcasmo e cinismo il mondo che ci gira attorno e nel contempo è una ricerca interiore di parole e frasi per comunicare uno stato, una parvenza di realtà, un irreale bisogno di appartenenza a questa nostra società all’apice del collasso. Il nostro musicista, davanti a tutto questo, se ne resta seduto a guardare, a scrivere e a raccontare, a comporre di stati d’abbandono e di ironia gridata al vento grazie ad ossimori, giochi di parole, velate allusioni, tra il Don’t Cry alla Crai passando per Il mio ego è diventato un Lego, Videoslot fino ad arrivare ad Accalappio Cani a chiudere un disco sul teatro della vita che ogni tanto sa strappare qualche sorriso genuino e carico di una bellezza quasi infantile, necessaria.