FUMETTO – Gianluca Costantini – Le cicatrici tra i miei denti (NdA Press)

Titolo: Le cicatrici tra i miei denti

Autore: Gianluca Costantini

Casa Editrice: NdA Press

Caratteristiche: 144 pagine, b/n, 12×19 cm

Prezzo: 10 €

ISBN: 9788889035979

 

 

La poesia come segno di libertà ugualitaria e l’immagine che ne incarna lo spirito, lo ricopre e lo delinea a tratti nella sostanza e perpetua un modo di fare, un modo di essere che nell’enormità dei grandi tirati in ballo ne disegna un contorno senza contesto, quasi una summa del lavoro svolto nel tempo, una capacità di dare a dei visi, posti nel bianco accecante, un barlume di conoscenza e complessità che non basterebbe ad essere spiegato a parole, pagina disegno, disegno e pagina e il gioco si muove a sottrarre l’inutile e immortalando una frase significativa per l’autore dentro a immagini che sono e che fanno da tramite per comprendere sia la grandezza dell’ideatore in questione sia l’importanza di un’impressione disegnata in quei volti, non tanto lasciata al caso quindi, ma piuttosto movimento circolare che fa da quadro impresso con le parole stesse a ricercare un ricordo che vive ancora.

La nuova pubblicazione della coraggiosa NdA press si avvale dell’altrettanto coraggioso e sempre schierato in prima linea Gianluca Costantini, autore importante nel panorama del Graphic Journalism italiano che lo vede partecipe quotidianamente nella battaglia perenne per la difesa dei diritti umani e che grazie a questo fumetto ci regala un’emozionante viaggio illustrato da sfogliare, da aprire a caso, da farsi leggere e regalare, un viaggio che in primis è disegno, un’immagine che oramai è divenuta marchio di fabbrica che si lascia accompagnare da poesie, scritti, riflessioni di 61 uomini e donne che hanno contribuito, in modo indelebile a formare il pensiero contemporaneo.

Nel testo compaiono Bob Dylan, Garcia Lorca, Allen Ginsberg, William Blake, Pasolini, Rimabud, Quasimodo per citarne alcuni, pezzi di vita che si fanno antologia per ricordare ogni tanto da dove veniamo, attraverso le solitudini di una civiltà questi frammenti ci permettono di trovare una forza di amore condiviso, un amore che si protrae nell’eterno vagare del nostro tempo, un amore che assorbe le battaglie di un’epoca e le rigetta sotto forma di aforisma per curare la nostra anima, le cicatrici che ci portiamo dentro, le cicatrici della lotta e il nostro eterno desiderio di un mondo maggiormente vivibile, non in un atto estremo di egoismo soggettivo, ma piuttosto un pensiero che nella sua soggettività si fa condivisione, grazie anche a queste perle rare da poter conservare da qui al domani.