Siamo alla ricerca costante della nostra condizione perfetta, alla ricerca di un qualcosa che ci faccia stare bene, anche se alla perfezione bisogna sapere rinunciare, bisogna piuttosto cominciare a pensarla in modo diverso, uscire dagli schemi precostituiti e dare un senso più personale e profondo alla nostra esistenza; noi gettati in questa scatola che si chiama vita e pronti a rendere le nostre esistenze similari ad altre, solo per pigrizia ed inerzia.
I Flat Bit con questo disco ci insegnano a trasformare il nostro percorso, lo fanno con un piglio pop rock dal sapore dolce amaro, con testi taglienti ed ironici a tal punto da creare un tutt’uno con una musicalità che rinuncia in parte ai sintetizzatori di un tempo e creando con l’ascoltatore storie in cui quest’ultimo riesce a immedesimarsi, criticando l’idea collettiva di fotocopia perenne e raggiungendo apici di sicuro effetto con il singolo 2000 mode.
Un disco da un lato sbarazzino, dall’altro pregno di significato, capace di muoverci dentro e consegnando sei tracce che spaziano in modo disinvolto tra synth pop e punk rock melodico per un concetto di libertà che parte principalmente ed essenzialmente da noi.